Ottobre 30, 2017

CASTAGNE: TRA IL SAPORE DELLA TRADIZIONE E DOLCI PASSIONI D’AUTUNNO

Frutto tipico della stagione autunnale. Le possiamo raccogliere nei boschi e in zone lontane dall’inquinamento cittadino. Il nome scientifico della castagna è Castanea vulgaris. Le castagne

che mangiamo normalmente sono il frutto del castagno e si differenziano dalle castagne dell’ippocastano, che sono invece dei semi.

Valori nutrizionali

Le castagne contengono il 7% di proteine, il 9% di lipidi e l’84% di carboidrati. Come tutti gli alimenti di origine vegetale, le castagne sono prive di colesterolo. 100 grammi di castagne (parte edibile) forniscono 81 mg di fosforo, 30 mg di calcio, 0,9 mg di ferro e 395 mg di potassio.

Sono dunque una fonte importante di sali minerali preziosi per la salute. 100 grammi di castagne forniscono 165 chilocalorie. Le castagne sono un alimento ad alto valore energetico, utile in autunno e in inverno per recuperare le forze. Contengono fibre utili per l’attività intestinale.

Proprietà e benefici

Forse non sapete che le castagne nel Medioevo erano considerate un alimento afrodisiaco, soprattutto quando venivano lasciate macerare nel vino, oppure lessate nel vino stesso. Dal punto di vista nutrizionale le castagne hanno una composizione simile a quella dei cereali. Per questo per molto tempo le castagne sono state soprannominate “cereali che crescono sugli alberi”.

Le castagne sono molto digeribili se sono ben cotte. Pur essendo simili a cereali come orzo o frumento a livello nutrizionale, le castagne non contengono glutine. Vengono consigliate in caso di anemia e sono una fonte di acido folico, la cui assunzione viene raccomandata in particolar modo alle donne in gravidanza. Contengono fosforo, che le rende un alimento utile per il sistema nervoso. Sono utili in convalescenza, ad esempio per anziani e bambini dopo un’influenza.

RICETTA

ZUPPA DI FRASCARELLI CON CASTAGNE

proposta dal Ristorante Villa Maiella – Guardiagrele (Chieti)

Ingredienti per 4 persone

300 g di castagne

900 g di acqua

100 g di prosciutto

400 g di farina di farro

una costa di sedano

mezza cipolla bianca

 Preparazione

Incidiamo e cuociamo arrosto le nostre castagne. Fatto questo, le metteremo in casseruola con acqua fredda, il sedano, la cipolla ed il prosciutto e la lasceremo cuocere dolcemente fino a che il volume dell’acqua non sarà diventato la metà. Successivamente andremo a frullare il tutto come a creare una vellutata, leggermente spumosa. Aggiungiamo di sale e condiamo con un filo di olio extravergine di oliva.

Preparazione dei Frascarelli

Su una spianatoia spolveriamo abbondantemente della farina di farro e con l’aiuto di una scopetta in vimini leggermente bagnata, facciamo cadere delle gocce d’acqua sulla farina e a poco a poco ricaveremo così i nostri frascarelli, che poi andremo a separare dalla farina setacciandola.

Disporremo questi su un vassoio e li sbollenteremo in acqua salata per un minuto circa e li metteremo da parte: serviranno per completare il mostro piatto.

Facciamo profumare in una padella dell’olio extravergine con uno spicchio d’aglio vestito e schiacciato. Una volta rosolato l’aglio lo togliamo e saltiamo i nostri frascarelli.

Per impiattare

Con l’aiuto di un cucchiaio e di un coppa pasta adagiamo al centro del nostro piatto i frascarelli, circa 30g a piatto. Successivamente, con l’aiuto di un frullatore ad immersione, mixiamo di nuovo la nostra zuppa e la rendiamo ben arieggiata, come una spuma. Versiamo la zuppa nel piatto ed aggiungiamo a nostro piacere della bietola o delle verze.

 

Parere del nutrizionista

Ricetta tipica della stagione autunnale ricca di sapori e nutrienti. Dal punto di vista nutrizionale una porzione apporta poco più di 350Kcal, corrispondenti a meno del 15%-20% di una dieta rispettivamente da 2000 e 2500 Kcal, idonea per una donna ed uomo moderatamente attivi, contenente circa il 60% di carboidrati , il 25% di grassi (soprattutto del tipo monoinsaturi) ed il 15% di proteine di origine animale e vegetale, oltre che fibre.

Per renderla un pasto completo, la si può consumare insieme ad una piccola porzione di secondo, preferibilmente a base di carne o formaggio per i vegetariani, magari con una ulteriore porzione di verdure e, perché no, un buon bicchiere di vino rosso.

Gli sportivi, considerata l’ingente presenza di carboidrati, potrebbero consumarla come pasto post workout, consumandone porzioni più abbondanti in base alle proprie caratteristiche fisiche ed alla intensità di attività svolta.

Per chi poi non avesse la fortuna di poterli gustare al Ristorante Villa Maiella, preparati direttamente dalla maestria del suo chef, potrebbe provare a prepararli in casa, sostituendo magari i frascarelli (pasta tipica della cucina marchigiana, piuttosto complessa da preparare, soprattutto per i non esperti della cucina), con una pasta commerciale, tipo pasta grattata, magari scegliendo quella integrale .

Così facendo il piatto diventa molto semplice da realizzare, potendolo così riproporre più spesso durante la stagione autunnale.

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