La maggioranza delle persone non riescono a dimagrire, eppure le provano tutte. Diete drastiche, ore di palestra, creme, integratori e trattamenti di ogni genere e, nonostante gli sforzi ed infusioni di buona volontà, a volte sembra proprio non ci sia soluzione, tanto da pensare addirittura che la genetica sia stata troppo ingenerosa.
Correre, camminare, nuotare, pedalare a lungo, interminabili lezioni di cardio nelle palestre, tutte attività aerobiche che vengono praticate assiduamente da questa tipologia di individui per l’intero corso dell’anno, soprattutto in questo periodo in cui il tempo permette di stare all’aperto, con la convinzione o la speranza che esse facciano “dimagrire”, prestando anche se a loro modo, più attenzione anche all’alimentazione
A questo punto ci chiederemo: perchè, nonostante questa mole di attività, non riescono ad ottenersi i risultati sperati? Tutte queste ore dedicate al movimento ci aiutano realmente a dimagrire?
A giudicare dai risultati non si direbbe, laddove l’ago della bilancia potrebbe anche dar ragione, nonostante nella maggioranza dei casi la nostra immagine allo specchio non ravveda reali risultati. Accade infatti che ci si possa scorgere addirittura, con più ritenzione, più grasso e meno tonicità.
In questi casi la dieta ha un ruolo determinante, ma se nonostante una corretta alimentazione il risultato desiderato non riesce a perseguirsi, bisogna interrogarsi rispetto alle attività praticate, con molta probabilità non giuste per “dimagrire”.
C’è infatti una netta differenza tra perdere peso e dimagrire.
Ci sono almeno tre modi per perdere peso:
- perdere liquidi;
- perdere massa magra;
- perdere massa grassa.
La maggior parte delle persone (circa il 90%) che intraprendono un percorso di dimagrimento, perdono peso agendo soprattutto sui liquidi e sulla massa magra.
Basta infatti non bere un giorno, fare una lunga sauna ed è possibile perdere anche 3-4 Kg in un giorno, ma l’acqua rappresenta circa il 60% del peso di una persona adulta, con un ruolo dunque fondamentale per l’organismo. E’ infatti sufficiente bere successivamente (come tra l’altro è giusto e necessario fare) ed ecco che il peso ritorna quello di partenza. Stessa considerazione riguarda digiunare in maniera non scientifica o addirittura mangiare poco. Anche in questi casi si otterrà una immediata perdita di peso. Ma di che genere?
Principalmente di massa magra, ma essendo il metabolismo fortemente dipendente da quest’ultima, sviluppa un’attitudine a riappropriarsene nel momento in cui ci si riassesta ad un’alimentazione normo calorica, addirittura in maniera maggiore rispetto all’origine.
Per perdere peso in modo corretto, dunque, bisogna che quest’azione coinvolga prevalentemente la massa grassa, unica modalità per dimagrire in modo giusto e sano, ed ahimè purtroppo solo circa il 10% degli individui riesce a farlo.
Perchè è così difficile, quali sono le cause?
Sostanzialmente due:
- Alimentazione errata sia qualitativamente che quantitativamente
- Inattività fisica o attività fisica non idonea
Ma, prima di addentrarci nelle dinamiche e nelle difficoltà legate al dimagrimento, vorrei porre l’attenzione sulle reali cause dell’aumento di peso.
Perché si ingrassa?
Fondamentalmente per tre ragioni:
- Genetica, disfunzioni ormonali;
- Eccessivo introito calorico, cioè si mangia troppo e male
- Si consuma poco
Sono poche le persone che effettivamente hanno problemi ormonali, solo una piccolissima percentuale. Per la maggioranza dei casi infatti questa diviene una scusa proprio per giustificare se stessi e il proprio essere. Inoltre io dico sempre che, la maggior parte delle volte, intolleranze, allergie, reflusso, resistenza all’insulina, ecc, sono tutte condizioni create da un cattivo ed errato stile di vita perpetrato negli anni.
A tal proposito, sono due i problemi principali:
- si mangia troppo e male;
- si fa poca o nulla attività fisica o non quella giusta, ossia non quella idonea a “bruciare” grassi.
Per quando riguarda il primo punto, l’alimentazione ha un ruolo sicuramente determinante.Ed a tal proposito, come già nei precedenti articoli, consiglio di seguire sempre i principi di un sano e corretto regime a base di cereali integrali, legumi, verdure, frutta, pesce ricco di omega tre, semi oleosi, povera di carne, povera di zuccheri raffinati e di cibo poco industrializzato e processato.
Queste sono le regole generali, ma se a desiderarsi fosse un programma personalizzato, in considerazione dunque di sesso, età ed attività fisica, allora è bene rivolgersi ad un professionista, che sia esso nutrizionista o dietologo, in grado di elaborare un programma alimentare adatto alle singole esigenze.
Relativamente al secondo punto, l’attività fisica, si hanno due possibilità:
- attività aerobica (corsa, bici, nuoto, camminate, lezioni cardio in palestra, ecc)
- attività muscolare (pesi, ketball, TR X, Cross Fit, Body Pump, ecc)
Approfondiamone allora le caratteristiche.
L’attività aerobica è quella più praticata essendo semplice da gestire anche senza istruttori. Direi che per molti che vogliano dimagrire rappresenti l’unica scelta.
E’ convinzione comune, che se in sovrappeso, sia richiesta un’attività che faciliti la sudorazione, come quella aerobica appunto, dimenticando che il sudore altro non è che un insieme di acqua e sali minerali,necessari da esser reintegrati.
Altrettanta convinzione riguarda individui magri, per i quali si propone come prima ipotesi attività di pesistica per “fare” i muscoli. Effettivamente l’attività aerobica, praticata nel range aerobico (tra il 65 e il 75% della frequenza cardiaca massima), determina l’utilizzo prevalente degli acidi grassi a scopo energetico. Di qui giù a lunghe sedute di cardio con la speranza di dimagrire, perdendo anche peso magari, ma rischiando di non diminuire, o addirittura aumentare,la percentuale di FM. Dunque non sarà che forse insieme ai grassi abbiamo ” perso ” qualcos’altro?
Nella nostra prossima pubblicazione risponderemo a questa domanda,facendo ulteriore chiarezza sul consumo dei grassi.