Settembre 15, 2025

Dal trauma al ritorno in campo: alimentazione e integrazione dopo l’intervento al legamento crociato anteriore

La rottura del legamento crociato anteriore (LCA) è una delle lesioni più frequenti negli sport di contatto e di salto, come calcio, basket e sci. Ogni anno in Italia si contano oltre 30.000 interventi di ricostruzione del LCA, ma nonostante i progressi chirurgici e fisioterapici, circa il 20–30% degli atleti non riesce a tornare ai livelli precedenti. Un aspetto spesso sottovalutato, ma decisivo, è il ruolo dell’alimentazione e dell’integrazione nel percorso di recupero.

Le due fasi del recupero

Il percorso di ritorno in campo può essere suddiviso in due fasi fondamentali:
1. La fase immediata post-trauma e post-intervento, caratterizzata da immobilità o ridotta attività.
2. La fase di recupero post-operatorio, segnata da un progressivo aumento del movimento e dall’inizio della fisioterapia.

Fase immediata: preservare i muscoli e controllare l’infiammazione

Durante i primi giorni di immobilità il rischio maggiore è la perdita di massa muscolare: in appena una settimana si può arrivare a perdere fino al 10% della forza. Per questo motivo la dieta deve essere leggermente ipocalorica, per evitare l’aumento di peso, ma non eccessivamente restrittiva, così da preservare la massa magra.

I carboidrati non vanno eliminati: dosati correttamente (3–4 g/kg/die), aiutano a risparmiare le proteine. Fondamentale l’apporto proteico (1,6–2,2 g/kg/die) distribuito in 3–5 pasti, scegliendo fonti ricche di leucina come uova, pesce e pollo. Completano il quadro grassi buoni (olio extravergine, omega-3) e verdure ricche di polifenoli e vitamina C, utili per modulare l’infiammazione.

Fase di recupero: favorire l’anabolismo e la rigenerazione

Con la fisioterapia e il ritorno graduale al movimento, l’organismo necessita di più energia. L’apporto calorico va aumentato fino al livello normocalorico o leggermente ipercalorico. I carboidrati (4–6 g/kg/die) diventano centrali per sostenere il lavoro muscolare, mentre le proteine devono salire a 1,8–2,2 g/kg/die, sempre ben distribuite nei pasti. Il timing è cruciale: assumere proteine e carboidrati ad alto indice glicemico subito dopo la fisioterapia accelera il recupero muscolare.

Integrazione mirata: il ruolo degli aminoacidi essenziali

La dieta è la base, ma non sempre basta. Gli aminoacidi essenziali (EAA) hanno un ruolo strategico nel limitare il catabolismo e stimolare la sintesi proteica. Assunti nel giusto rapporto, diventano il fattore chiave per la ricostruzione muscolare.

Gli EAA possono essere utilizzati:
• Prima della fisioterapia, per ridurre il catabolismo.
• Durante sedute prolungate, per mantenere disponibili aminoacidi nel sangue.
• Subito dopo l’allenamento o la fisioterapia, per stimolare mTOR e accelerare la sintesi proteica.
• Nei giorni di immobilità, suddivisi in 2–3 assunzioni quotidiane per contrastare la perdita muscolare.

Conclusioni

Il recupero da una lesione del LCA non dipende solo dall’intervento chirurgico o dalla fisioterapia: alimentazione e integrazione rappresentano strumenti fondamentali per accelerare i tempi, ridurre i rischi di recidiva e tornare in campo più forti di prima. Un atleta che impara a nutrirsi in modo corretto durante il percorso di recupero, spesso non solo guarisce, ma migliora la propria consapevolezza e la gestione del proprio corpo.

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