Giugno 7, 2017

La dieta dimagrante fa “ingrassare”

E’ statisticamente provato che il 95% delle persone che si sottopongono ad una dieta drastica nel giro di due anni riprendono il loro peso e molti di loro anche con “gli interessi”, intendendo con questa espressione un peso maggiore che avevano prima di iniziarla.

Soprattutto in questo periodo dell’anno, dunque,  caratterizzato da una rincorsa spasmodica all’inseguimento di diete di vario genere, visti anche i tempi brevi, anzi brevissimi, per l’esordio al  mare, si ricorre spesso a regimi drastici, convinti della loro maggiore efficacia.

Ed è proprio a tal proposito, che cercheremo di fare chiarezza.

 Perché le diete non funzionano nel lungo periodo e addirittura fanno ingrassare?

La parola dieta oramai è quasi universalmente associata a quella di privazione, divieto, perdendo quasi il suo vero significato di regime alimentare, modo corretto di mangiare,  orientato al miglioramento del proprio benessere e della propria salute.

Le diete restrittive modificano il metabolismo, in quando la carenza di cibo viene percepita come una situazione di pericolo, tanto da costringere il nostro corpo, o meglio il nostro cervello, a mettere in atto strategie difensive.

In realtà il peso che noi vogliamo raggiungere lo sceglie il cervello, che seleziona quello più giusto per lui. Il grasso infatti ha una sua funzione,  è un tessuto isolante, e rappresenta  dunque una protezione per il corpo. Ecco che allora, in situazione di stress,  così come può esser  percepita una dieta drastica, il cervello invia forti  segnali al tessuto adiposo attraverso un modulatore,  il neuropepdtide Y, al fine di trattenere il grasso, assolutamente necessario per la sopravvivenza.

Sembrerà strano, ma quando a livello conscio si decide di dimagrire, c’è tutto un sistema a lavorare contro, dall’attivazione del cortisolo, l’ormone dello stress,  che induce ad ingrassare, fino  addirittura ad una modifica del microbiota.  La nostra flora batterica intestinale così utile al nostro organismo, si modifica infatti così da farci “bruciare” meno e tutti questi batteri, così importanti per la nostra salute, si muoveranno non più a nostro favore, bensì  nella direzione che il cervello in quel momento ritiene opportuna.

Il concetto fondamentale è che però l’alimentazione è primaria per la nostra salute, soprattutto in virtù di malattie croniche, profondamente influenzate dal nostro stile di vita. Per questo motivo, un’alimentazione corretta abbinata alla giusta attività fisica, ad uno stile di vita il più possibile all’aperto, all’esposizione al sole, al buon riposo notturno, sono fattori che influiscono in maniera determinante nell’insorgenza di malattie croniche, ossia patologie cardiocircolatorie, obesità, tumori, ipertensione e diabete.

Alla luce di ciò, sarebbe bene convertirsi ad un nuovo concetto di alimentazione, da intendere come un vero e proprio stile di vita, in grado di attivare o sopire l’azione di quei meccanismi  che portano all’invecchiamento tanto quanto alle malattie, bandendo definitivamente la “dieta”, ricondotta all’idea di costrizione e rinuncia.  Pensiamo all’infiammazione, allo stress ossidativo , all’insulino – resistenza, alla glicazione della proteine: tutti meccanismi che inducono il nostro invecchiamento, ed in quanto tali perfettamente funzionanti, se non fosse che  questi stessi sono anche i meccanismi alla base di malattie cronico degenerative e parte di malattie acute.

E’ dunque chiaro soffrendo di “dolori” ed essendo  la mia dieta ricca di cibi provocanti il processo infiammatorio, come zuccheri semplici ad alto indice glicemico e grassi vegetali modificati,  questo farà una grande differenza rispetto al consumo di alimenti protettivi come la frutta e la verdura che,  al contrario, tendono a spegnere l’infiammazione.

E’ bene sapere che tutti gli alimenti presenti in natura hanno un loro equilibrio in grado di mantenere al meglio i nostri sistemi  biologici. Questo non vale soltanto  per le infiammazioni già manifeste , come  artriti,  malattie infiammatorie intestinali etc., ma riguarda anche malattie cardiovascolari, prima causa di morte prematura, perdita della memoria, malattie neuro degenerative, causate anch’esse  da una base infiammatoria. Pensiamo poi all’insulino resistenzaallo stress ossidativo creato giorno dopo giorno dalle nostre cattive abitudini alimentari, attraverso l’introduzione di alimenti non idonei a far funzionare a dovere il nostro organismo.

 

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