Settembre 24, 2020

La dieta per la famiglia, la salute a tavola

 

In sintesi

Il momento più bello della giornata: ritrovarsi seduti a tavola insieme ai propri cari! Chiacchiere, risate e buon cibo. Ma cosa si mangia? Oggi comincia la dieta per la famiglia!

 

E’ tempo di cambiare regime alimentare e di pensare alla salute.

In genere, nella quasi totalità dei casi di fatto, coloro che si rivolgono al nutrizionista sono gli sportivi che vogliono migliorare la propria perfomance, le persone in sovrappeso od obese per dimagrire e coloro che soffrono di determinate patologie per migliorare il proprio stato di salute.

E’ più raro invece vedere, persone normopeso, recarsi da un professionista “semplicemente” perché una sana e corretta alimentazione, abbinata alla giusta attività fisica, sono i pilastri di uno stile di vita sano che incidono sul benessere psico-fisico, e strumento di prevenzione di numerose malattie croniche.

Della serie: prevenire è meglio che curare!

E torniamo a ripetere ciò che in altri articoli abbiamo sempre affermato: la dieta non è sinonimo di restrizione calorica bensì attuare un regime alimentare sano e corretto.

E’ qui che entra in gioco la dieta per la famiglia: mangiare sano ha dei benefici per tutti, a prescindere dall’età, dal sesso e dall’attività fisica praticata

Quando si parla di salute, non ha dunque importanza se si è sedentari, sportivi o atleti, adolescenti, adulti o anziani; ciò che cambia invece, da un punto vista alimentare, è l’aspetto quantitativo in generale e l’assunzione diversificata di alcuni nutrienti.

Qualche esempio? Uno sportivo necessita di una maggiore quantità di “carburante” rispetto a un sedentario; una donna in menopausa di una quantità superiore di fitoestrogeni; un bambino e un anziano di proteine per kg di peso corporeo, ecc.

Ecco perché la dieta va poi perfezionata e personalizzata come si fa per un abito su misura!

Va bene… ma in poche parole, cosa vuol dire mangiare correttamente?

Recentemente, sono state pubblicate le nuove linee guida dell’American Cancer Society (ACS) che aggiornano quelle precedenti del 2012 in merito all’attività fisica da praticare e all’alimentazione da seguire per la prevenzione dei tumori.

Raccomandazioni che si uniformano al Codice europeo contro il cancro e ad altri studi scientifici dove, oltre a ribadire il ruolo molto importante dell’attività fisica, si riafferma il concetto del mangiar sano, favorendo l’assunzione di alcuni alimenti e riducendone e/o eliminandone in modo parziale o totale altri.

In particolare, a detta degli studi scientifici, da privilegiare sono: frutta, verdura, frutta secca oleosa, legumi, cereali integrali, tenendo sempre presente la stagionalità e la provenienza.

Da mangiare con moderazione invece: le carni, in particolare quelle rosse, privilegiando il pesce; al contrario da ridurre fortemente o da evitare: cereali raffinati e loro derivati (pane bianco, biscotti, ecc.), lo zucchero, le bevande zuccherate, le carni conservate, alimenti ricchi di sale ed eccessivamente trasformati.

Ecco che quando si decide di mettere in atto questi principi, cioè iniziare una sana e corretta alimentazione, è giusto che venga seguita da tutta la famiglia.

Perché? Innanzitutto motivo principale è la salute di tutti, essa è un bene prezioso per i suoi componenti; in secondo luogo un motivo pratico ed economico: gestire al meglio la cucina.

Perché fare piatti diversi per ogni componente della famiglia (se non sussistono patologie e problematicità di vario genere)? Un’unica scelta variando le quantità a seconda delle singole esigenze.

Tutti più o meno mangiamo le stesse cose, basta rispettare i principi del mangiar sano modulando le quantità e tenendo conto dei propri gusti e delle tipicità del territorio.

Un esempio: a Farindola, in provincia di Pescara, il prodotto tipico è il pecorino. Ecco, non si può certo togliere dalla tavola questo alimento. Cosa fare? Moderare certamente le quantità senza mai rinunciare alla sua genuinità.

E i bambini? Far fare loro una dieta se non mangiano frutta e verdura…

In effetti la questione esiste e dipende da come sono stati educati a mangiare. Cosa fare? Per cambiare i bambini a tavola, siete voi genitori a dover cominciare. E’ attraverso l’esempio di mamma e papà che i piccoli vedono, elaborano e assorbono come spugna i loro insegnamenti.

Riepilogando…

Il nutrizionista non interviene solo quando si deve dimagrire, ma soprattutto per educare al mangiar sano.

Prevenzione anche per i più piccoli perché, un’alimentazione sana e corretta oggi, significa stare in salute anche in futuro.

Ovviamente il tutto va personalizzato tenendo conto dei gusti e del territorio dove si vive, sempre nel rispetto dei dettami della ricerca scientifica in tema di sana e corretta alimentazione.

Non serve dunque fare clamorose rinunce: salute, forma e gusto possono convivere!

 

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